Il percorso espositivo è articolato per aree tematiche. Questa scelta nasce da un’impostazione storica e demoetnoantropologica che vuole sottolineare il rapporto fra i giocattoli e gli oggetti di uso comune, tra il gioco e la vita reale. Negli spazi espositivi sono presenti le maggiori marche che hanno fabbricato giocattoli in questo periodo: INGAPe Marchesini per l’Italia, Bing e Marklin per la Germania, Britains per la Gran Bretagna, ecc. La collezione, imperniata su oggetti appartenenti prevalentemente al XX secolo, ha naturalmente suggerito tale impostazione. Le sale espositive sono interamente dedicate all’esposizione di giochi e giocattoli, di cui viene illustrata l’evoluzione nel corso del secolo, con un’attenzione particolare, appunto, ai legami fra giocattolo e realtà sociale e culturale. Ogni vetrina è dedicata a un tema specifico illustrato da pannelli didattici e da un apparato didascalico che ne costituisce l’adeguato sussidio. Le collezioni sono esposte in 26 vetrine tematiche: le bambole, i giochi di guerra terrestre e spaziale, i mezzi di trasporto, della polizia, dei pompieri, i mezzi di lavoro ed i veicoli industriali, i mezzi delle forze armate e di soccorso, le giostre spaziali o terrestri, gli arredi per le case di bambola, gli animali, i giochi in scatola, i giochi di vita domestica femminile, i robot, i giochi per il divertimento all’aperto o le macchine per quello in casa, il circo, il teatrino delle marionette e dei burattini, la storia di Pinocchio, gli strumenti musicali, i giochi ottici e gli strumenti da proiezione o visori, i penny toys (si definiscono penny toysquei particolari giocattoli di latta da pochi soldi, appunto un penny, che si compravano fino a qualche anno fa nelle tabaccherie o sui banchi delle fiere).